“Blogger” a chi? Trattasi di figure professionali che talvolta generano confusione

mamma-bloggerA chi parla il gergo di Internet, le parole “blog” e “blogger” non saranno nuove: se un blog non è nient’altro che una pagina web alla quale affluiscono informazioni e commenti su temi di interesse comune, un blogger è colui che gestisce e aggiorna, più o meno periodicamente, questi contenuti multimediali in forma testuale.

Trattasi di figure professionali che talvolta generano confusione (conosciuta e compresa) da chi vive il web; meno nota, se non sconosciuta, a chi su internet entra solo per controllare il meteo o la posta elettronica.

Il blog più visitato in Italia è quello di Beppe Grillo; ma quanti blog esistono? Contarli sembrerebbe un’impresa impossibile ma la stima è di oltre 500mila.

Il settore più rappresentato tratta di moda; seguono stile e bellezza, tecnologia e cibo. Molti blog non appartengono neanche ad una categoria certa, considerando la varietà dei contenuti trattati.

Le fonti di ispirazioni dei blogger traggono spunto principalmente da esperienze personali: “Dare sfogo ad una mia passione” sembra sia il principale motivo che spinge una persona comune ad aprire un blog, ma c’è anche chi punta ad una migliore informazione o chi li utilizza per integrare il proprio lavoro.

E’ chiaro che di blog non si vive e, anche se la pubblicità è la fonte principale di guadagno, meno del 10% riceve un vero compenso.

E i blogger? Alcuni sono giornalisti, altri no; c’è chi si definisce “opinionista” e chi “appassionato”; qualcuno conia termini quali “pseudo blogger” o “mediattivisti”. In tutto questo, sembra che una conferma sia data solo nella difficoltà di inquadrare la suddetta categoria.

Valentina G.

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